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Confartigianato Imperia si prepara ad ospitare un evento di rilievo nel panorama della salute e della medicina.

Diagnosi, correlazioni anatomo-funzionali e scelte terapeutiche delle patologie del sistema flebo-linfatiche

Sabato 13 aprile, presso Palazzo Roverizio a Sanremo, avrà luogo il MEDtalks, un’iniziativa volta a promuovere la conoscenza e la consapevolezza riguardo alla patologia flebo-linfatica. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Ambulatorio Fisiomed e con il patrocinio di OFI Liguria e ASL 1 Imperia, è aperto sia ai medici e professionisti sanitari che alla cittadinanza interessata.

Il MEDtalks, dal titolo “Patologia flebo-linfatica: diagnosi, correlazioni anatomo-funzionali e scelte terapeutiche”, rappresenta un’opportunità unica per coloro che desiderano approfondire le tematiche legate alle malattie venose e linfatiche, all’ortopedia e alle malattie vascolari. Con un focus particolare sull’importanza della fisioterapia e dell’appoggio plantare nelle patologie circolatorie, l’evento si propone di mettere in luce gli ultimi sviluppi nella diagnosi e nel trattamento di tali condizioni mediche sempre più diffuse.

Il programma dell’evento include interventi da parte di esperti del settore, tra cui il dottor Alberto Macciò, specialista in chirurgia generale e responsabile di LINFOLOGIA-HUMANITAS Medical Care & Gavezzeni, e il dottor Andrea Mannari, specialista e dirigente medico in chirurgia vascolare presso l’ASL 1 Imperiese e il dottor Federico Ciucio – Specialista in ortopedia e traumatologia, dirigente medico U.O. di ortopedia ASL 1 Imperiese. Inoltre, interverranno professionisti come la dottoressa Chiara Palmero, esperta in rieducazione linfologica, e la dottoressa Marika Manera, podologa specializzata in podologia pediatrica.

L’evento non si limiterà all’approfondimento teorico, ma offrirà anche un’opportunità di scambio di conoscenze e esperienze tra i professionisti presenti, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti affetti da queste patologie.

Moderato dal giornalista Federico Marchi, il MEDtalks promette di essere un’esperienza formativa e informativa di alto livello. Inoltre, per i medici e i professionisti sanitari partecipanti, è previsto l’accreditamento di 3.9 ECM.

L’evento del 13 aprile sarà solo il primo di una serie di iniziative simili che avranno cadenza semestrale, con l’obiettivo di coinvolgere anche medici e professionisti di alto livello provenienti da altre regioni.

Per ulteriori informazioni e per l’accreditamento, è possibile contattare la segreteria organizzativa di Confartigianato al numero 0184/524517 o tramite email all’indirizzo giovannini@confartigianatoimperia.it o visitare la pagina web di Confartigianato: Sanremo: sabato 13 aprile l’evento “Confartigianato Salute presenta MEDtalks” aperto a medici e cittadinanza sulla conoscenza dei temi della sanità | Confartigianato Imperia

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Ambulatorio FISIOMED si unisce al network di eccellenza del Gruppo Generali per migliorare l’accesso alle cure sanitarie

La partnership permetterà ai clienti del gruppo Generali di beneficiare di una gamma ampia di servizi medici e fisioterapici per la prima volta a Sanremo

Un importante annuncio nell’ambito dell’assistenza sanitaria ci vede protagonisti in questo inizio del 2024: l’ambulatorio FISIOMED Sanremo è lieto di annunciarvi il suo ingresso nel prestigioso network delle strutture sanitarie del Gruppo Generali (Welion). Questa unione ci permetterà di ampliare significativamente l’accesso ai servizi medici e alle cure avanzate per i pazienti dell’ambulatorio.

 

La decisione di entrare a far parte del network di eccellenza del Gruppo Generali è stata accolta con grande entusiasmo dal Dr. Matteo Buffa, fondatore dell’ambulatorio, che ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per l’espansione dell’offerta sanitaria.

Il Dr. Matteo Buffa ha commentato: “Questa nuova fase rappresenta un passo fondamentale per ampliare l’accesso alle cure per i nostri concittadini. Entrare a far parte del network del Gruppo Generali ci consentirà di offrire una gamma ampia di servizi medici e fisioterapici, garantendo allo stesso tempo alti standard di qualità e assistenza personalizzata.”

Attraverso questa partnership, i clienti del gruppo Generali avranno accesso privilegiato alle prestazioni dell’ ambulatorio Fisiomed.

Fanno parte del Gruppo Generali anche i clienti Cattolica Assicurazioni, Sara e Alleanza Assicurazioni.

L’ambulatorio Fisiomed si impegna a continuare a fornire un’eccellenza medica con il supporto e la convenzione dei più importanti gruppi assicurativi, rafforzando così il legame di fiducia con la propria comunità di pazienti.

 

 

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FisiomedLAB: Il nuovo concetto che eleva il livello delle cure

Presso l’Ambulatorio Fisiomed, il cuore della cura risiede nella valutazione accurata dei pazienti.

La nostra struttura si distingue per il suo approccio specializzato, con professionisti esperti ciascuno focalizzato su specifici distretti corporei. Questo impegno per l’eccellenza si unisce all’utilizzo di sistemi di valutazione informatizzati, strumenti di ultima generazione che rivoluzionano la valutazione fisioterapica, rendendola un’esperienza su misura e altamente precisa.

Specializzazione nei Distretti Corporei:

L’Ambulatorio Fisiomed è fiero del nostro team di professionisti altamente specializzati, ognuno dedicato a un’area anatomica specifica. I nostri esperti in ginocchio, spalla, colonna vertebrale, problemi urogenitali, pazienti neurologici e pazienti sportivi rappresentano il cuore del nostro servizio. Questa attenzione personalizzata ci consente di fornire valutazioni dettagliate e terapie mirate, promuovendo il recupero e il miglioramento delle performance.

Il FisiomedLAB:

Un Passo Avanti nella Valutazione Fisioterapica: Nel perseguire l’eccellenza, l’Ambulatorio Fisiomed ha abbracciato l’innovazione, inclusa l’adozione del K-Force. Questo dispositivo all’avanguardia offre una misurazione veloce, obiettiva e precisa della forza, dell’equilibrio e del movimento dei pazienti. Mediante il K-Force, i nostri professionisti catturano dati affidabili che informano le diagnosi e tracciano l’evoluzione dei pazienti. Grazie all’uso combinato di dinamometri integrati e sensori di movimento avanzati, si ottiene una panoramica completa delle abilità motorie del paziente, guadagnando preziose informazioni per plasmare piani terapeutici individualizzati.

La Collaborazione tra Specializzazione e Tecnologia:

L’associazione tra la competenza dei nostri specialisti nei vari distretti corporei e i dati accurati che i sensori ci restituiscono sono l’anima della nostra valutazione fisioterapica. Questa sinergia tra expertise medica e tecnologia all’avanguardia si traduce in un trattamento altamente mirato ed efficace, promuovendo il recupero e il potenziamento delle performance.

Presso l’Ambulatorio Fisiomed, la valutazione dei pazienti è il nostro fondamento. Grazie ad una squadra di specialisti esperti e l’integrazione con indossabili e app di ultima generazione, siamo in grado di offrire un’attenzione di alto livello e terapie su misura. Questo strumento all’avanguardia, con la sua valutazione oggettiva e veloce, è l’elemento chiave per ottimizzare la nostra pratica fisioterapica.

Per ulteriori informazioni contattaci allo 0184634450, compila il form PRENOTA UNA VISITA o scrivici su whatsApp


 

I consigli dei professionisti dell’ambulatorio Fisiomed per lo svezzamento del neonato

Che cos’è lo svezzamento?

Con il termine svezzamento si definisce il passaggio dall’allattamento ai cibi solidi. Seppure Svezzamento significhi “togliere un vizio”, la fase dell’allattamento al seno non ha nulla a che fare col concetto di vizio, ma è importantissimo sin dalla nascita e nei primi mesi di vita. l’OMS consiglia infatti di proseguire l’allattamento anche una volta iniziato lo svezzamento, almeno fin ai 12 mesi di vita del bambino, e anche oltre l’anno a seconda della volontà della mamma e del bambino.

Quali sono i vantaggi dell’allattamento naturale?

-Il latte materno ha una qualita’ nutrizionale più alta (in tutte le sue fasi di composizione, partendo dal colostro) rispetto a qualsiasi altra alternativa;

-minor rischio di sovra-alimentazione

-favorisce sviluppo mandibolare e dentale corretto

-la caseina vaccina è meno digeribile rispetto a quella del latte umano

-il ferro è maggiormente biodisponibile

-i lattanti stimolano i muscoli facciali in modo maggiore rispetto ai bimbi che utilizzano biberon

Quali cibi utilizzare per lo svezzamento?

È importante sapere che non esiste un modo “giusto” di introdurre cibi solidi nella dieta del bambino: c’è chi sceglie di somministrare la classica pappa, c’è chi preferisce alimenti in consistenza cremosa fatti in casa, e chi sceglie la strada dell’autosvezzamento. Ciò che è importante, però, è sapere che non bisogna prolungare in modo eccessivo l’uso di alimenti di consistenza liquida/cremosa: il persistere di cibi omogeneizzati e/o triturati non consente di evolvere verso la tappa successiva, la masticazione, la quale non è una funzione innata ma viene appresa con l’esperienza.

Perché la masticazione è importante per il linguaggio?

Quando un bambino è in grado di stare seduto su un seggiolone (ha dunque un buon controllo del tronco e del capo) e prova interesse nei confronti del cibo, può iniziare a sperimentare la masticazione, sotto sorveglianza di un adulto, di cibi dalle forme e dalle consistenze scelte secondo criteri di sicurezza. Lo svezzamento è una fase fondamentale per permettere ai muscoli e alle ossa del viso di crescere e svilupparsi adeguatamente; allo stesso modo, una corretta masticazione è fondamentale perché i nostri bambini imparino a svolgere bene le altre funzioni orali, tra cui il parlare.

Quando si può iniziare a svezzamento?

Lo svezzamento, contrariamente a quello che solitamente si pensa, non è qualcosa che si può avviare quando si vuole, ma è necessario osservare attentamente il bambino e i segnali che ci invia per capire se è arrivato il momento giusto: in quest’ottica lo svezzamento corretto dovrebbe assecondare e promuovere le funzioni del bambino e favorire il suo fisiologico sviluppo, rispettando la sua innata capacità di autoregolazione.

Quali alimenti introdurre?

Prima dell’anno il bimbo afferra e comincia ad autoalimentarsi, ovvero porta alla bocca il cibo da solo, anche con l’aiuto di posate, ma comunque ancora non è in grado di mangiare autonomamente. L’inserimento di alimenti andrà fatto in modo graduale, confrontandosi con il Medico Pediatra e seguendo la volontà del bimbo. La logopedista può correttamente guidare i genitori per capire quando è arrivato il momento, e aiutarli a scegliere le consistenze sicure da somministrare al bambino per affrontare con serenità questa tappa

Quando introdurli?

Intorno ai 4-5 mesi possiamo valutare l’affiancamento con pappe di frutta naturale o pappe di cereali senza glutine. Superati i 6 mesi di età si possono valutare gli inserimenti di pure’ di verdure con proteine animali (pollo o vitello); minestrine in brodo vegetale con olio e parmigiano, pastina, carne liofilizzata o omogeneizzata, frutta. Fra i 7 e gli 8 mesi possono inserire pappe con cereali con glutine (orzo, frumento, segale e avena). Tipicamente, fra i 10 e i 12 mesi, si possono inserire, sempre a seconda del bimbo e del rapporto sviluppato con il cibo, piccole porzioni di frutta a pezzetti, yogurt con gallette, verdura a pezzetti, pesce e carne a pezzetti, piccolissime quantità di legumi.

Lo svezzamento è uguale per tutti?

È importante sottolineare che gli schemi di svezzamento utilizzati in Italia e suggeriti dai Pediatri possono essere fra loro molto differenti, in quanto le realtà locali, le abitudini alimentari e la reperibilità di alcuni alimenti vanno a influenzare scelte pratiche e consigli.

Chi può essere di aiuto in questo percorso?

La figura del biologo nutrizionista, insieme a quella del Logopedista, accompagna il genitore in questo percorso di maturità nutrizionale del bimbo, sempre in stretto rapporto con la supervisione del Pediatra, con l’obiettivo di favorire un coretto approccio e sviluppo del bimbo stesso.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda l’allattamento esclusivo (naturale o artificiale) fino al 6° mese di vita del bambino e consiglia quindi l’avvio dello svezzamento a partire dal 6° mese di vita.

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Cosa è la Diastasi addominale?

Consiste nella separazione dei retti addominali, quei muscoli meglio noti come “tartaruga”, che nella norma sono collegati dalla “linea alba”, una stretta fascia di tessuto fibroso che li separa.

Come è possiblile vedere nell’immagine a sinistra si crea uno spazio tra i muscoli del retto dell’addome.

Ruolo del Diaframma

La cavità addominale ha però un altro importante attore da non sottovalutare, il Diaframma, esso fa da tetto alla cavità addominale e può essere responsabile dell’aumento delle pressioni nella cavità addominale qualora andasse incontro ad una disfunzione

Che cos’è il diaframma?

Si tratta di un muscolo largo a forma di cupola, che separa la cavità toracica da quella addominale. Il diaframma è considerato il principale muscolo inspiratorio. La sua contrazione muscolare crea il movimento di inspirazione. In questa fase si abbassa, andando ad aumentare i tre diametri della gabbia toracica provocando un aumento della dimensione dei polmoni e creando un aumento della pressione addominale.

Disfunzioni del diaframma

Nell’arco della nostra vita per numerose ragioni il diaframma può diventare disfunzionale, nel caso specifico del diaframma ipertonico, abbiamo una sua perdita di elasticità, esso infatti diventa rigido e riduce la sua ampiezza di movimento. Questa condizione provoca un aumento costante della pressione all’interno della cavità addominale, che porta a lungo termine ad un indebolimento della parete addominale e del pavimento pelvico, andando a predisporre le condizioni ideali per l’instaurarsi della diastasi o qualora fosse già presente, un suo aggravamento.

Cosa può provocare la diastasi?

La Diastasi addominale colpisce il 30% delle donne nel post parto. Durante la gravidanza il peso dell’utero e la pressione interna che aumentano progressivamente nell’arco dei nove mesi, provoca un assottigliamento ed una perdita di elasticità della “linea Alba”. La  Diastasi addominale può interessare anche l’uomo, in caso di dimagrimento importante, obesità associata ad alta percentuale di grasso addominale o semplice lassità muscolare.

Le conseguenze della diastasi

La diastasi può avere due tipi di manifestazioni, la prima è di tipo estetico e comporta una protrusione della parete addominale verso l’esterno.

La seconda è di tipo funzionale e comporta perdita della funzione di mantenimento e contenimento dei visceri addominali, che può dare origine ad ernie di vario grado ed entità. Inoltre in questo caso si può andare incontro a diversi sintomi, tra i quali: Gonfiore, dolore addominale, difficoltà digestive, dolori a schiena e/o bacino e incontinenza

Come possiamo aiutarti?

Nel nostro ambulatorio gli specialisti Matteo Martolini (Fisioterapista Osteopata) e Chiara Palmero (Fisioterapista specializzata in trattamento del pavimento pelvico) possono aiutarti gestendo la problematica, affrontando il problema con un lavoro di squadra. L’osteopatia è in grado di trattare le disfunzioni del diaframma regolandone la funzione, diminuendone la rigidità e influendo positivamente sulle pressioni addominali. La dott.ssa Chiara Palmero perfezionata in “metodo ipopressivo”, una tecnica molto efficace per affrontare tale problematica, è costantemente aggiornata sulla tematica integrando il metodo ipopressivo con le più recenti linee guida per il trattamento della diastasi.

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COS’È L’AGOPUNTURA?

L’Agopuntura è una tecnica terapeutica millenaria, base fondamentale della Medicina Tradizionale Cinese. Utilizza l’infissione di sottili aghi in varie parti del corpo umano che stimolano il sistema nervoso periferico e centrale determinando una regolazione sulle varie funzioni somatiche, viscerali e psico-emotive.

L’infissione degli aghi sui punti di Agopuntura stimola il cervello a produrre determinate sostanze che hanno molteplici effetti sul corpo senza l’utilizzo dei farmaci.

Ciascun punto di Agopuntura ha un nome e appartiene ad un “Canale” detto “Meridiano”.

I punti conosciuti e studiati sono oltre 500.

Foto di Katherine Hanlon su Unsplash

QUALI SONO GLI EFFETTI TERAPEUTICI?

L’effetto principale è quello antidolorifico, efficace su tutte le patologie dolorose, sia ortopediche come lombalgie, dolori artrosici o tendinei, impiegando anche l’effetto rilassante sulla muscolatura.

Indicata per i dolori neurologici, soprattutto per tutti i tipi di Cefalea.

Viene inoltre utilizzata nei dolori mestruali (dismenorrea) con grande efficacia.

L’Agopuntura, per la sua azione indiretta sul sistema nervoso, ha molte altre applicazioni:

– patologie ginecologiche come i disturbi del ciclo mestruale, della menopausa e della

fertilità

– disturbi di ansia e depressione

– disturbi gastro intestinali

– patologie broncopolmonari e allergie respiratorie

– effetto antinfiammatorio e di regolazione endocrina

 

L’applicazione specifica dell’Agopuntura, che rappresenta una vera e valida alternativa ai farmaci, è nei disturbi che si possono presentare in gravidanza; i più importanti sono:

– iperemesi o vomito gravidico

– lombalgia

– emicrania

– presentazione podalica del feto

È inoltre indicata per l’ipogalattia (scarsa produzione latte materno)

La d.ssa Schiapparelli è consulente del Centro Cefalee della Donna e del Servizio di Agopuntura del Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’UniTO è perfezionata in diagnosi e cura delle cefalee.

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COS’È LA CEFALEA??

È una patologia di natura benigna molto diffusa che colpisce le donne 3 volte più degli uomini ,è il termine scientifico utilizzato per indicare il mal di testa, cioè un dolore a qualsiasi parte del capo, incluso viso, interno del cranio e cuoio capelluto e che in alcuni casi colpisce anche la parte superiore del collo. Tale sintomatologia è provocata da una stimolazione di strutture intracraniche sensibili al dolore.

SUDDIVISIONE:

-cefalea primaria, non associata a lesioni strutturali.

-cefalee secondarie derivante da patologie, traumi e farmaci.

 

IMPATTO SULLA SOCIETÀ

Implica notevoli costi sia sociali che economici tra i quali: visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci e non ultimi perdita di giornate lavorative, bassa produttività e impatto emotivo e sociale.

 

COME AFFRONTARLA?

Solo grazie a un approccio che coinvolga piu figure sanitarie è possibile ridurre la frequenza e l’intensità e la qualità degli attacchi della cefalea cronica.

COME MIGLIORARE I SINTOMI ?

-Con laiuto del fisioterapista attraverso la terapia manuale, la manipolazione della colonna vertebrale, il trattamento di tessuti molli specifici(muscoli, legamenti e fasce ed altre strutture non scheletriche), il trattamento dell’articolazione temporo-mandibolare (articolazione tra mandibola e cranio, che permette il movimento della masticazione)

-Con l’aiuto del nutrizionista attraverso l’instaurazione di un corretto stile di vita alimentare in grado di equilibrare la flora batterica intestinale (Microbiota), il quale comunica con il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario. Inoltre degli studi dimostrano come alcuni tipi di diete specifiche siano efficaci a ridurre parte dei sintomi.

-Con l’aiuto del medico agopunturista, pratica in grado di favorire alcune funzioni benefiche e di ridurre le tensioni muscolari stimolando punti specifici del corpo

 

Presso il nostro ambulatorio fisiomed di Sanremo è possibile effettuare una visita con uno specialista del centro cefalee che sarà in grado di strutturare il percorso migliore per affrontare tale problematica

 

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In cosa consiste il trattamento fisioterapico domiciliare ?

Con trattamento fisioterapico domiciliare si intende il trattamento che il fisioterapista eroga direttamente presso la dimora del paziente, trasportando le eventuali attrezzature necessarie.

Quando è preferibile svolgere la fisioterapia in casa?

La scelta del trattamento fisioterapico domiciliare si concorda col medico specialista o con il fisioterapista in svariate evenienze, ad esempio la presenza di difficoltà al raggiungimento della struttura riabilitativa o in casi in cui il paziente debba lavorare nell’ambiente in cui vive la quotidianità per aumentare la sua autonomia con l’aiuto del fisioterapista.

Quali sono gli scopi del trattamento a domicilio?

Il trattamento domiciliare può orientarsi verso due obbiettivi distinti:

– Aumentare l’autonomia del paziente nella propria abitazione attraverso l’individuazione di barriere architettoniche o la modifica di abitudini per mantenere la massima autonomia possibile con le abilità residue dell’individuo.

– Mettere in condizione il paziente costretto nel’ambiente domestico da una riduzione delle abilità motorie transitoria, di inizare a svolgere l’attività riabilititativa in ambulatorio e tornare a muoversi negli ambienti esterni in sicurezza. Qualora fossero necessari il fisioterapista provvederà  all’addestramento all’utilizzo degli ausili del caso.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del trattamento domiciliare?

Vantaggi:

-evita lo spostamento del paziente

-permette una presa in carico precoce

-ambiente domestico

-utilizzo di elettromedicali presso il proprio domicilio (Tecarterapia, Onde d’urto)

Svantaggi:

-Possibili limiti legati agli spazi in cui si svolge l’attività riabilitativa

Il nostro team ha la possibilità di curarti a domicilio, qualora necessario, sia per recuperare l’autonomia dentro casa sia per tornare a vivere la quotidianità al di fuori di essa al massimo delle tue possibilità.

Per ulteriori informazioni  per fisioterapia domiciliare a Sanremo contattaci allo 0184634450, compila il form PRENOTA UNA VISITA o scrivici su whatsApp

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Soffri di gonfiore alle gambe?

Potresti essere affetto da cattiva circolazione, oppure avere una postura sbagliata. Il nostro team potrebbe aiutarti a risolvere questo problema.

Cos’è un edema?

È un ristagno di liquido interstiziale tra i tessuti che può essere provocato da diverse cause e che può farne aumentare il volume.

Cosa può provocare l’edema?

-Insufficienza venosa degli arti inferiori, Insufficienza cardiaca, Insufficienza renale, patologie metaboliche, infezioni

-una lesione o malfunzionamento della soletta di Lejars che è una fitta rete venosa, che funziona come una spugna e si trova sotto la pianta del piede: quando stacchiamo il piede da terra si riempie e durante l’appoggio del piede viene spremuta spingendo il sangue verso il cuore. Tutte le volte che il complesso sistema del passo non funziona bene può comparire un edema; in particolare le alterazioni come: piede piatto, piede cavo, alluce valgo, dita a martello, neuroma di Morton o alterazioni della camminata (claudicatio, zoppia, diabete, etc.) oppure calzature inadeguate che non consentono un corretto appoggio plantare.

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Soletta di Lejars

-Insufficienza diaframmatica, poiché il diaframma durante la respirazione crea una pressione negativa nel torace , che oltre a far riempire i polmoni di aria permette il ritorno del sangue venoso verso il cuore. Il malfunzionamento di uno o di tutti e due questi sistemi può provocare un ristagno che determina edema e quindi gonfiore alle gambe.

Azione del diaframma

Come possiamo aiutarti?

–Il nostro specialista in medicina vascolare dott. Andrea Mannari, attraverso un’approfondita visita, stabilirà la patologia\alterazione che causa l’edema dando le indicazioni per il corretto approccio e stabilendo eventuali controindicazioni ai trattamenti.

-La nostra podologa, Dott.ssa Marika Manera, può individuare attraverso l’esame baropodometrico, che viene condotto su una pedana computerizzata, in grado di ricevere accurati input della camminata del paziente che vengono digitalizzati in tempo reale, eventuali disfunzioni del piede.. Inoltre può individuare le aree di eccessivo carico (oppure di assenza dello stesso), al fine di apportare le correzioni a livello plantare con una terapia ortesica adeguata, qualora necessaria.

-La fisioterapista dott.ssa Chiara Palmero attraverso una valutazione approfondita basata su test specifici può analizzare il tipo di edema, il suo grado e la sua localizzazione ed individuare complicazioni meritevoli di attenzione medico specialistica. Può intervenire attraverso il linfodrenaggio manuale e all’occorrenza con bendaggi compressivi realizzati con materiali dedicati, esercizi specifici, kinesio taping linfatico. Tutti gli interventi eseguiti dal fisioterapista servono per favorire il drenaggio venoso e linfatico. La combinazione degli interventi dipende dalla gravità dell’edema. Qualora il diaframma fosse responsabile dell’edema, la dott.ssa può agire correggendo con un training respiratorio una respirazione disfunzionale, migliorando il ritorno venoso linfatico.

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Cos’è una visita fisiatrica?

La visita fisiatrica è la visita specialistica del medico fisiatra, cioè quel medico specializzato in medicina fisica e riabilitazione fondamentale in caso di disturbi all’apparato osteoarticolare, conseguenti a patologie acute o croniche derivanti da traumi, infiammazioni o interventi chirurgici ortopedici.

Chi è il fisiatra e cosa fa?

Il fisiatra è un medico chirurgo con specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione.

Generalmente il fisiatra collabora con altre figure professionali in campo medico, come il fisioterapista, il reumatologo, il geriatra, il pediatra e il neurologo.

Durante la visita fisiatrica, eseguirà un’accurato colloquio con il paziente per individurare il problema ed un’ispezione clinica per valutare i punti dolorosi, le capacità di movimento e la postura.

A quel punto sarà in grado di predisporre una diagnosi, che potrebbe richiedere eventuali ulteriori accertamenti(es. radiografie, Risonanza Magnetica, TAC) e/o prescrivere un percorso di cure riabilitative con l’obiettivo di curare la malattia e di rieducare il paziente al recupero delle autonomie antecedenti la malattia esaminata.

Cosa fare dopo la visita fisiatrica?

Dopo la visita iniziale e la comunicazione della diagnosi il medico fisiatra elabora, laddove necessario, un protocollo di riabilitazione fisioterapica personalizzato e commisurato alle esigenze del paziente. 

Nella prescrizione saranno indicati tutti gli esercizi, le attività e i trattamenti elettro-medicali adatti alla cura necessarie al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. 

Durante il percorso riabilitativo il fisiatra potrà procedere con dei controlli periodici al paziente con l’obiettivo principale di verificare lo stato di efficacia e di avanzamento della fisioterapia oppure comunicare in maniera diretta con il fisioterapista del Centro. Durante queste visite di controllo il medico potrà valutare l’eventuale necessità di nuovi esami e test valutativi o l’aggiunta e il prolungamento del percorso riabilitativo.  

Tutto ciò ha come obiettivo principale quello di ottimizzare le cure necessarie per arrivare al recupero completo e quindi alla cessazione di ogni terapia. 

Presso il nostro ambulatorio fisiomed di Sanremo è possibile effettuare la visita fisiatrica.

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