Il Dott. Mangano, Specialista in Chirurgia di Spalla e Gomito
Inizia a Visitare presso Fisiomed a Sanremo
Siamo lieti di annunciare che il Dott. Mangano, ortopedico specializzato in chirurgia di spalla e gomito, entrerà a far parte del team di Fisiomed a Sanremo.
A partire da Settembre 2024, il Dott. Mangano offrirà le sue competenze presso il nostro centro, fornendo valutazioni e trattamenti specialistici per tutte le problematiche legate a spalla e gomito.
Il Dott. Mangano lavora in qualità di Chirurgo Ortopedico Traumatologo come membro dell’équipe del dott. Nicola Ivaldo, con principale sede operativa presso Habilita – Casa di Cura Villa Igea di Acqui Terme (AL).
Ambiti primari di interesse e lavoro sono:
la chirurgia artroscopica e protesica della spalla e la chirurgia del gomito
Membro di diverse società scientifiche dell’area specialistica ortopedica (SIOT, SICSeG, AO Trauma), ha partecipato come relatore a congressi nazionali e internazionali ed è autore di diverse pubblicazioni su riviste indicizzate
Per prenotare una consulenza o per ulteriori informazioni sui nostri servizi non esitate a contattarci per una consulenza personalizzata allo 0184634450, compilando il form PRENOTA UNA VISITA o scrivendoci su whatsApp. Vi aiuteremo a sperimentare i vantaggi di trattamenti più lunghi e potenti direttamente nella comodità del vostro ambiente domestico.
FisiomedLAB: Il nuovo concetto che eleva il livello delle cure
Presso l’Ambulatorio Fisiomed, il cuore della cura risiede nella valutazione accurata dei pazienti.
La nostra struttura si distingue per il suo approccio specializzato, con professionisti esperti ciascuno focalizzato su specifici distretti corporei. Questo impegno per l’eccellenza si unisce all’utilizzo di sistemi di valutazione informatizzati, strumenti di ultima generazione che rivoluzionano la valutazione fisioterapica, rendendola un’esperienza su misura e altamente precisa.
Specializzazione nei Distretti Corporei:
L’Ambulatorio Fisiomed è fiero del nostro team di professionisti altamente specializzati, ognuno dedicato a un’area anatomica specifica. I nostri esperti in ginocchio, spalla, colonna vertebrale, problemi urogenitali, pazienti neurologici e pazienti sportivi rappresentano il cuore del nostro servizio. Questa attenzione personalizzata ci consente di fornire valutazioni dettagliate e terapie mirate, promuovendo il recupero e il miglioramento delle performance.
Il FisiomedLAB:
Un Passo Avanti nella Valutazione Fisioterapica: Nel perseguire l’eccellenza, l’Ambulatorio Fisiomed ha abbracciato l’innovazione, inclusa l’adozione del K-Force. Questo dispositivo all’avanguardia offre una misurazione veloce, obiettiva e precisa della forza, dell’equilibrio e del movimento dei pazienti. Mediante il K-Force, i nostri professionisti catturano dati affidabili che informano le diagnosi e tracciano l’evoluzione dei pazienti. Grazie all’uso combinato di dinamometri integrati e sensori di movimento avanzati, si ottiene una panoramica completa delle abilità motorie del paziente, guadagnando preziose informazioni per plasmare piani terapeutici individualizzati.
La Collaborazione tra Specializzazione e Tecnologia:
L’associazione tra la competenza dei nostri specialisti nei vari distretti corporei e i dati accurati che i sensori ci restituiscono sono l’anima della nostra valutazione fisioterapica. Questa sinergia tra expertise medica e tecnologia all’avanguardia si traduce in un trattamento altamente mirato ed efficace, promuovendo il recupero e il potenziamento delle performance.
Presso l’Ambulatorio Fisiomed, la valutazione dei pazienti è il nostro fondamento. Grazie ad una squadra di specialisti esperti e l’integrazione con indossabili e app di ultima generazione, siamo in grado di offrire un’attenzione di alto livello e terapie su misura. Questo strumento all’avanguardia, con la sua valutazione oggettiva e veloce, è l’elemento chiave per ottimizzare la nostra pratica fisioterapica.
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Terapia extracorporea a onde d’urto per il trattamento del dolore
Le onde d’urto sono onde acustiche percettibili ad alta energia. In campo medico le onde d’urto sono utilizzate già dal 1980, tra l’altro anche per la disgregazione dei calcoli renali. Nella moderna terapia del dolore le onde d’urto a bassa energia vengono trasmesse alle zone doloranti del corpo umano, dove possono sprigionare la loro azione curativa.
I processi di guarigione del corpo possono essere accelerati, il metabolismo viene stimolato, aumenta l’irrorazione sanguigna, il tessuto danneggiato è in grado di rigenerarsi e di guarire. Esperienze pluriennali confermano che con questa terapia si possono eliminare in modo mirato specifiche alterazioni patologiche di tendini, legamenti, capsule articolari, muscoli e ossa: le cause dei vostri dolori.
La terapia extracorporea a onde d’urto – se praticata da terapisti qualificati- è un metodo indicata per trattare il dolore muscolo-scheletrico senza rischi o effetti collaterali di rilievo.
Quadri patologici e sintomi che possono essere trattati con la terapia a onde d’urto:
● Gomito del tennista o del golfista
● Tendinite rotulea “ginocchio del saltatore”
● Dolori alla tibia/ periostite tibiale
● Dolori al tendine d’Achille
● Dolori al tallone
● Dolori cronici a livello della nuca e della spalla
● Punti trigger
● Dolori alla schiena
● Dolori fasciali
In cosa consiste un trattamento a onde d’urto?
Il terapista, dopo un’anamnesi accurata, localizza la zona dolorante mediante palpazione e spiega al paziente il quadro patologico. Sulla zona da trattare viene applicato un gel cutaneo in modo da introdurre le onde d’urto nel corpo senza perdita di energia. Con la testina del manipolo si circoscrive quindi la zona dolorante con contemporaneo rilascio delle onde d’urto.
Con che frequenza è necessario ripetere il trattamento e quanto dura?
Il trattamento dura da 10 a 30 minuti, in base al quadro patologico. In media sono necessarie da 3 a 6 sedute a intervallo settimanale.
Quanto è efficace il trattamento?
Molti pazienti affermano già dopo 1 o 2 sedute di non avere più dolori o di avvertire una notevole riduzione del dolore. La riconquistata libertà di movimento e/o l’assenza di dolore restituiscono ai pazienti una
qualità di vita decisamente migliore.
Per saperne di più sulla terapia extracorporea a onde d’urto visitate il sito www.eswt.info
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L’Agopuntura è una tecnica terapeutica millenaria, base fondamentale della Medicina Tradizionale Cinese. Utilizza l’infissione di sottili aghi in varie parti del corpo umano che stimolano il sistema nervoso periferico e centrale determinando una regolazione sulle varie funzioni somatiche, viscerali e psico-emotive.
L’infissione degli aghi sui punti di Agopuntura stimola il cervello a produrre determinate sostanze che hanno molteplici effetti sul corpo senza l’utilizzo dei farmaci.
Ciascun punto di Agopuntura ha un nome e appartiene ad un “Canale” detto “Meridiano”.
I punti conosciuti e studiati sono oltre 500.
QUALI SONO GLI EFFETTI TERAPEUTICI?
L’effetto principale è quello antidolorifico, efficace su tutte le patologie dolorose, sia ortopediche come lombalgie, dolori artrosici o tendinei, impiegando anche l’effetto rilassante sulla muscolatura.
Indicata per i dolori neurologici, soprattutto per tutti i tipi di Cefalea.
Viene inoltre utilizzata nei dolori mestruali (dismenorrea) con grande efficacia.
L’Agopuntura, per la sua azione indiretta sul sistema nervoso, ha molte altre applicazioni:
– patologie ginecologiche come i disturbi del ciclo mestruale, della menopausa e della
fertilità
– disturbi di ansia e depressione
– disturbi gastro intestinali
– patologie broncopolmonari e allergie respiratorie
– effetto antinfiammatorio e di regolazione endocrina
L’applicazione specifica dell’Agopuntura, che rappresenta una vera e valida alternativa ai farmaci, è nei disturbi che si possono presentare in gravidanza; i più importanti sono:
– iperemesi o vomito gravidico
– lombalgia
– emicrania
– presentazione podalica del feto
È inoltre indicata per l’ipogalattia (scarsa produzione latte materno)
La d.ssa Schiapparelli è consulente del Centro Cefalee della Donna e del Servizio di Agopuntura del Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’UniTO è perfezionata in diagnosi e cura delle cefalee.
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È una patologia di natura benigna molto diffusa che colpisce le donne 3 volte più degli uomini ,è il termine scientifico utilizzato per indicare il mal di testa, cioè un dolore a qualsiasi parte del capo, incluso viso, interno del cranio e cuoio capelluto e che in alcuni casi colpisce anche la parte superiore del collo. Tale sintomatologia è provocata da una stimolazione di strutture intracraniche sensibili al dolore.
SUDDIVISIONE:
-cefalea primaria, non associata a lesioni strutturali.
-cefalee secondarie derivante da patologie, traumi e farmaci.
IMPATTO SULLA SOCIETÀ
Implica notevoli costi sia sociali che economici tra i quali: visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci e non ultimi perdita di giornate lavorative, bassa produttività e impatto emotivo e sociale.
COME AFFRONTARLA?
Solo grazie a un approccio che coinvolga piu figure sanitarie è possibile ridurre la frequenza e l’intensità e la qualità degli attacchi della cefalea cronica.
COME MIGLIORARE I SINTOMI ?
-Con laiuto del fisioterapista attraverso la terapia manuale, la manipolazione della colonna vertebrale, il trattamento di tessuti molli specifici(muscoli, legamenti e fasce ed altre strutture non scheletriche), il trattamento dell’articolazione temporo-mandibolare (articolazione tra mandibola e cranio, che permette il movimento della masticazione)
-Con l’aiuto del nutrizionista attraverso l’instaurazione di un corretto stile di vita alimentare in grado di equilibrare la flora batterica intestinale (Microbiota), il quale comunica con il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario. Inoltre degli studi dimostrano come alcuni tipi di diete specifiche siano efficaci a ridurre parte dei sintomi.
Presso il nostro ambulatorio fisiomed di Sanremo è possibile effettuare una visita con uno specialista del centro cefalee che sarà in grado di strutturare il percorso migliore per affrontare tale problematica
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Potresti essere affetto da cattiva circolazione, oppure avere una postura sbagliata. Il nostro team potrebbe aiutarti a risolvere questo problema.
Cos’è un edema?
È un ristagno di liquido interstiziale tra i tessuti che può essere provocato da diverse cause e che può farne aumentare il volume.
Cosa può provocare l’edema?
-Insufficienza venosa degli arti inferiori, Insufficienza cardiaca, Insufficienza renale, patologie metaboliche, infezioni
-una lesione o malfunzionamento della soletta di Lejars che è una fitta rete venosa, che funziona come una spugna e si trova sotto la pianta del piede: quando stacchiamo il piede da terra si riempie e durante l’appoggio del piede viene spremuta spingendo il sangue verso il cuore. Tutte le volte che il complesso sistema del passo non funziona bene può comparire un edema; in particolare le alterazioni come: piede piatto, piede cavo, alluce valgo, dita a martello, neuroma di Morton o alterazioni della camminata (claudicatio, zoppia, diabete, etc.) oppure calzature inadeguate che non consentono un corretto appoggio plantare.
-Insufficienza diaframmatica, poiché il diaframma durante la respirazione crea una pressione negativa nel torace , che oltre a far riempire i polmoni di aria permette il ritorno del sangue venoso verso il cuore. Il malfunzionamento di uno o di tutti e due questi sistemi può provocare un ristagno che determina edema e quindi gonfiore alle gambe.
Come possiamo aiutarti?
–Il nostro specialista in medicina vascolare dott. Andrea Mannari, attraverso un’approfondita visita, stabilirà la patologia\alterazione che causa l’edema dando le indicazioni per il corretto approccio e stabilendo eventuali controindicazioni ai trattamenti.
-La nostra podologa, Dott.ssa Marika Manera, può individuare attraverso l’esame baropodometrico, che viene condotto su una pedana computerizzata, in grado di ricevere accurati input della camminata del paziente che vengono digitalizzati in tempo reale, eventuali disfunzioni del piede.. Inoltre può individuare le aree di eccessivo carico (oppure di assenza dello stesso), al fine di apportare le correzioni a livello plantare con una terapia ortesica adeguata, qualora necessaria.
-La fisioterapista dott.ssa Chiara Palmero attraverso una valutazione approfondita basata su test specifici può analizzare il tipo di edema, il suo grado e la sua localizzazione ed individuare complicazioni meritevoli di attenzione medico specialistica. Può intervenire attraverso il linfodrenaggio manuale e all’occorrenza con bendaggi compressivi realizzati con materiali dedicati, esercizi specifici, kinesio taping linfatico. Tutti gli interventi eseguiti dal fisioterapista servono per favorire il drenaggio venoso e linfatico. La combinazione degli interventi dipende dalla gravità dell’edema. Qualora il diaframma fosse responsabile dell’edema, la dott.ssa può agire correggendo con un training respiratorio una respirazione disfunzionale, migliorando il ritorno venoso linfatico.
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Durante l’attività lavorativa, il cammino o la corsa molte persone manifestano dolore molto intenso e ben localizzato sotto il piede.
Questo problema è noto come FASCITE PLANTARE (o fasciopatia plantare) e si stima che colpisca l’8% della popolazione, provocando lunghi periodi di invalidità anche per mesi.
Dove si forma la fascite plantare?
Con il termine di fasciopatia plantare, meglio nota come fascite, viene indicata una condizione dolorosa che riguarda una fascia muscolare situata sotto il piede che si estende dal tallone (calcagno) fino alle dita del piede.
Questa fascia è tesa come una corda ed ha la funzione di stabilizzare il piede, evitando la caduta dell’arco plantare che andrebbe a provocare una situazione comunemente chiamata piede piatto.
Come si manifesta la fascite plantare?
Il dolore è ben localizzato e facilmente individualizzabile nella regione plantare del piede, quasi sempre presente al risveglio la mattina, durante i primi passi: tra i movimenti evocativi del dolore abbiamo il camminare sulle punte, scendere le scale e saltare.
Quali sono i test per fare diagnosi?
La diagnosi di fascite plantare si basa su una corretta raccolta anamnestica ed un esame clinico basato su una digitopressione deli’operatore, a ridosso del calcagno e lungo il corpo della fascia; nella regione del medio-piede.
La diagnostica per immagini (RX, ecografie, Risonanza magnetiche…) vengono spesso eseguite in autonomia dal paziente ed associano la presenza di uno sperone osseo: tale reperto (spina calcaneare) non è sempre il responsabile del dolore al piede poichè presente nel 30% di soggetti adulti che non manifestano nessuna sintomatologia clinica.
Come possiamo risolvere questo problema presso Fisiomed Sanremo?
Modificando i movimenti dolorosi, i carichi di stress eccessivi sul piede e con una corretta educazione sanitaria del paziente (ridurre salti, pliometria, punta di piedi, corsa in salita…)
Proteggendo il piede con calzature più ammortizzanti per l’arco plantare del piede
Iniziando esercizi di rinforzo della muscolatura intrinseca del piede e di allungamento della fascia del piede per desensibilizzarla al dolore, sotto la supervisione di un fisioterapista specializzato.
Terapia Manuale per ricondizionare la zona interessata
Crioultrasuonoterapia con finalità antalgica
Onde d’urto
Utile ma solo in questa fase l’utilizzo di un plantare per il sostegno della volta plantare
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La Tecar ( Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo) è un macchinario che permette al nostro organismo di attivare i naturali processi riparativi, utilizzando l’energia endogena del soggetto e permettendo la riduzione dei tempi di recupero. Può essere utilizzata in due differenti modalità: la prima viene definita capacitiva e agisce nei tessuti con minore impedenza ( ovvero con una maggiore percentuale d’acqua ) come i muscoli, la seconda invece è quella resistiva la quale agisce nei tessuti con maggiore impedenza e solitamente più profondi come le ossa o i tendini.
COME SI APPLICA?
Il macchinario è collegato ad un manipolo ( che cambia a seconda della modalità di esecuzione ) e ad una piastra che verrà collocata vicino alla zona da trattare. È necessario anche l’utilizzo di una crema elettroconduttrice che permetterà il passaggio dell’energia tra il manipolo e la piastra.
La seduta dura circa 20 minuti da ripetere per almeno 6/7 volte per fare in modo che la terapia abbia l’effetto desiderato.
EFFETTI
Diminuisce il dolore
Riduce il processo infiammatorio
Riduce spasmi e contratture muscolari
Favorisce la vasodilatazione con aumento del flusso ematico locale che contribuisce al rifornimento di ossigeno e di sostanze nutritive e all’asportazione di cataboliti
Velocizza il riassorbimento delle raccolte emorragiche
Azione di drenaggio emolinfatico
Per ulteriori informazioni per tecarterapia a Sanremo e dintorni contattaci allo 0184634450, compila il form PRENOTA UNA VISITA o scrivci suwhatsApp
Con rieducazione alla deambulazione si intende tutto l’insieme di interventi , fisioterapici e non, grazie alla quale il paziente riacquisisce la possibilità di tornare a camminare nella maniera più fisiologica possibile.
Questo processo spazia dal miglioramento dello schema del passo all’abbassamento del rischio di cadute.
Quando si rende necessaria la rieducazione alla deambulazione?
La rieducazione alla deambulazione si effettua principalmente in pazienti geriatrici, post-chirurgici e neurologici i quali abbiano subito un peggioramento della deambulazione sia dovuto ad un deterioramento neurologico che ad un gesto chirurgico programmato quale una protesizzazione o ad un esito traumatico
In cosa consiste una seduta di rieducazione alla deambulazione?
La seduta può essere strutturata in svariati modi in base alla valutazione del fisioterapista, il quale potrà intervenire con trattamenti e programmi di esercizio terapeutico, terapia manuale e/o strumentale mirati al recupero di una o più delle seguenti funzioni:
Forza (dei muscoli propedeutici alla deambulazione e postura)
Stabilità
Coordinazione e propriocezione
Autonomia
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L’osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
Essa rientra all’interno della medicina manuale per cui il contatto manuale risulta fondamentale sia per la valutazione che per il trattamento della persona.
Nasce negli Stati Uniti d’America nel 1874, fondata dal dott. Andrew Taylor Still.
L’approccio osteopatico è sicuramente un approccio causale e non sintomatico, per cui si propone di andare a ricercare e trattare la causa della disfunzione.
L’approccio stesso è dunque olistico quindi il corpo umano viene visto nella sua completezza, con la sua intrinseca capacità all’auto-guarigione. Il trattamento dunque viene inteso come una corretta stimolazione del corpo, e nello specifico intende lavorare su tre grandi distretti, cercando di stimolare quella che è la corretta mobilità della componente muscolo-scheletrica, dei visceri ed infine del cranio.
La colonna vertebrale rappresenta uno dei centri nevralgici per il corretto funzionamento del corpo umano, in quanto una buona parte del nostro sistema nervoso vi passa attraverso o in modo adiacente. L’osteopatia dunque propone diverse tecniche volte al trattamento di questa struttura così tanto importante, come le tecniche manipolative (thrust), tecniche di mobilizzazione, tecniche di energia muscolare (MET).
Alla base del principio osteopatico vi è quella che viene definita come disfunzione somatica, la quale viene descritta nella decima edizione dell’International Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death (ICD-10) dell’OMS. Tramite il trattamento osteopatico si propone di cercare di eliminare la disfunzione somatica stessa, spesso responsabile della sintomatologia che il paziente riporta.
Le alterazioni che vengono trattate tramite l’osteopatia dunque non riguardano esclusivamente il sistema muscolo-scheletrico. Di seguito un esempio delle situazioni su cui è possibile ottenere un beneficio tramite il trattamento osteopatico.
muscolo-scheletrico (rachialgia come lombalgia, dorsalgia, cervicalgia)
neurovegetativo (stress, cefalee, emicranie)
digestivo (stipsi, ernia iatale con reflusso-gastro esofageo)