Cosa è la Diastasi addominale?

Consiste nella separazione dei retti addominali, quei muscoli meglio noti come “tartaruga”, che nella norma sono collegati dalla “linea alba”, una stretta fascia di tessuto fibroso che li separa.

Come è possiblile vedere nell’immagine a sinistra si crea uno spazio tra i muscoli del retto dell’addome.

Ruolo del Diaframma

La cavità addominale ha però un altro importante attore da non sottovalutare, il Diaframma, esso fa da tetto alla cavità addominale e può essere responsabile dell’aumento delle pressioni nella cavità addominale qualora andasse incontro ad una disfunzione

Che cos’è il diaframma?

Si tratta di un muscolo largo a forma di cupola, che separa la cavità toracica da quella addominale. Il diaframma è considerato il principale muscolo inspiratorio. La sua contrazione muscolare crea il movimento di inspirazione. In questa fase si abbassa, andando ad aumentare i tre diametri della gabbia toracica provocando un aumento della dimensione dei polmoni e creando un aumento della pressione addominale.

Disfunzioni del diaframma

Nell’arco della nostra vita per numerose ragioni il diaframma può diventare disfunzionale, nel caso specifico del diaframma ipertonico, abbiamo una sua perdita di elasticità, esso infatti diventa rigido e riduce la sua ampiezza di movimento. Questa condizione provoca un aumento costante della pressione all’interno della cavità addominale, che porta a lungo termine ad un indebolimento della parete addominale e del pavimento pelvico, andando a predisporre le condizioni ideali per l’instaurarsi della diastasi o qualora fosse già presente, un suo aggravamento.

Cosa può provocare la diastasi?

La Diastasi addominale colpisce il 30% delle donne nel post parto. Durante la gravidanza il peso dell’utero e la pressione interna che aumentano progressivamente nell’arco dei nove mesi, provoca un assottigliamento ed una perdita di elasticità della “linea Alba”. La  Diastasi addominale può interessare anche l’uomo, in caso di dimagrimento importante, obesità associata ad alta percentuale di grasso addominale o semplice lassità muscolare.

Le conseguenze della diastasi

La diastasi può avere due tipi di manifestazioni, la prima è di tipo estetico e comporta una protrusione della parete addominale verso l’esterno.

La seconda è di tipo funzionale e comporta perdita della funzione di mantenimento e contenimento dei visceri addominali, che può dare origine ad ernie di vario grado ed entità. Inoltre in questo caso si può andare incontro a diversi sintomi, tra i quali: Gonfiore, dolore addominale, difficoltà digestive, dolori a schiena e/o bacino e incontinenza

Come possiamo aiutarti?

Nel nostro ambulatorio gli specialisti Matteo Martolini (Fisioterapista Osteopata) e Chiara Palmero (Fisioterapista specializzata in trattamento del pavimento pelvico) possono aiutarti gestendo la problematica, affrontando il problema con un lavoro di squadra. L’osteopatia è in grado di trattare le disfunzioni del diaframma regolandone la funzione, diminuendone la rigidità e influendo positivamente sulle pressioni addominali. La dott.ssa Chiara Palmero perfezionata in “metodo ipopressivo”, una tecnica molto efficace per affrontare tale problematica, è costantemente aggiornata sulla tematica integrando il metodo ipopressivo con le più recenti linee guida per il trattamento della diastasi.

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COS’È L’AGOPUNTURA?

L’Agopuntura è una tecnica terapeutica millenaria, base fondamentale della Medicina Tradizionale Cinese. Utilizza l’infissione di sottili aghi in varie parti del corpo umano che stimolano il sistema nervoso periferico e centrale determinando una regolazione sulle varie funzioni somatiche, viscerali e psico-emotive.

L’infissione degli aghi sui punti di Agopuntura stimola il cervello a produrre determinate sostanze che hanno molteplici effetti sul corpo senza l’utilizzo dei farmaci.

Ciascun punto di Agopuntura ha un nome e appartiene ad un “Canale” detto “Meridiano”.

I punti conosciuti e studiati sono oltre 500.

Foto di Katherine Hanlon su Unsplash

QUALI SONO GLI EFFETTI TERAPEUTICI?

L’effetto principale è quello antidolorifico, efficace su tutte le patologie dolorose, sia ortopediche come lombalgie, dolori artrosici o tendinei, impiegando anche l’effetto rilassante sulla muscolatura.

Indicata per i dolori neurologici, soprattutto per tutti i tipi di Cefalea.

Viene inoltre utilizzata nei dolori mestruali (dismenorrea) con grande efficacia.

L’Agopuntura, per la sua azione indiretta sul sistema nervoso, ha molte altre applicazioni:

– patologie ginecologiche come i disturbi del ciclo mestruale, della menopausa e della

fertilità

– disturbi di ansia e depressione

– disturbi gastro intestinali

– patologie broncopolmonari e allergie respiratorie

– effetto antinfiammatorio e di regolazione endocrina

 

L’applicazione specifica dell’Agopuntura, che rappresenta una vera e valida alternativa ai farmaci, è nei disturbi che si possono presentare in gravidanza; i più importanti sono:

– iperemesi o vomito gravidico

– lombalgia

– emicrania

– presentazione podalica del feto

È inoltre indicata per l’ipogalattia (scarsa produzione latte materno)

La d.ssa Schiapparelli è consulente del Centro Cefalee della Donna e del Servizio di Agopuntura del Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’UniTO è perfezionata in diagnosi e cura delle cefalee.

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Cosa succede al pavimento pelvico in gravidanza

Il peso sempre crescente dell’utero durante la gravidanza e la fase espulsiva del parto, possono portare ad alterazioni della statica pelvica o turbe vescico-sfinteriche.
Inoltre i muscoli del perineo sono sottoposti ad un notevole stiramento e possono andare incontro a lesioni, anche latenti.

Come prendersene cura

È fondamentale effettuare una valutazione del pavimento pelvico per verificare tonicità e sensibilità dei tessuti.
La valutazione può essere fatto in via preventiva prima del parto per preparare il perineo, oppure dopo il parto per riportarlo ad essere tonico e funzionale.

Obiettivi della riabilitazione perineale

Un programma di training perineale è incentrato sul migliorare la percezione, il controllo e la tonicità del pavimento pelvico e della parete addominale.
In questo modo potremo prevenire o curare:
– episiotomia (incisura chirurgica del perineo)
– lacerazione dei tessuti
– dolore cicatriziale
– incontinenza
– prolasso
– difficoltà nella defecazione
– dolore o diminuzione della sensibilità durante i rapporti sessuali

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