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FisiomedLAB: Il nuovo concetto che eleva il livello delle cure

Presso l’Ambulatorio Fisiomed, il cuore della cura risiede nella valutazione accurata dei pazienti.

La nostra struttura si distingue per il suo approccio specializzato, con professionisti esperti ciascuno focalizzato su specifici distretti corporei. Questo impegno per l’eccellenza si unisce all’utilizzo di sistemi di valutazione informatizzati, strumenti di ultima generazione che rivoluzionano la valutazione fisioterapica, rendendola un’esperienza su misura e altamente precisa.

Specializzazione nei Distretti Corporei:

L’Ambulatorio Fisiomed è fiero del nostro team di professionisti altamente specializzati, ognuno dedicato a un’area anatomica specifica. I nostri esperti in ginocchio, spalla, colonna vertebrale, problemi urogenitali, pazienti neurologici e pazienti sportivi rappresentano il cuore del nostro servizio. Questa attenzione personalizzata ci consente di fornire valutazioni dettagliate e terapie mirate, promuovendo il recupero e il miglioramento delle performance.

Il FisiomedLAB:

Un Passo Avanti nella Valutazione Fisioterapica: Nel perseguire l’eccellenza, l’Ambulatorio Fisiomed ha abbracciato l’innovazione, inclusa l’adozione del K-Force. Questo dispositivo all’avanguardia offre una misurazione veloce, obiettiva e precisa della forza, dell’equilibrio e del movimento dei pazienti. Mediante il K-Force, i nostri professionisti catturano dati affidabili che informano le diagnosi e tracciano l’evoluzione dei pazienti. Grazie all’uso combinato di dinamometri integrati e sensori di movimento avanzati, si ottiene una panoramica completa delle abilità motorie del paziente, guadagnando preziose informazioni per plasmare piani terapeutici individualizzati.

La Collaborazione tra Specializzazione e Tecnologia:

L’associazione tra la competenza dei nostri specialisti nei vari distretti corporei e i dati accurati che i sensori ci restituiscono sono l’anima della nostra valutazione fisioterapica. Questa sinergia tra expertise medica e tecnologia all’avanguardia si traduce in un trattamento altamente mirato ed efficace, promuovendo il recupero e il potenziamento delle performance.

Presso l’Ambulatorio Fisiomed, la valutazione dei pazienti è il nostro fondamento. Grazie ad una squadra di specialisti esperti e l’integrazione con indossabili e app di ultima generazione, siamo in grado di offrire un’attenzione di alto livello e terapie su misura. Questo strumento all’avanguardia, con la sua valutazione oggettiva e veloce, è l’elemento chiave per ottimizzare la nostra pratica fisioterapica.

Per ulteriori informazioni contattaci allo 0184634450, compila il form PRENOTA UNA VISITA o scrivici su whatsApp

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Terapia extracorporea a onde d’urto per il trattamento del dolore

Le onde d’urto sono onde acustiche percettibili ad alta energia. In campo medico le onde d’urto sono utilizzate già dal 1980, tra l’altro anche per la disgregazione dei calcoli renali. Nella moderna terapia del dolore le onde d’urto a bassa energia vengono trasmesse alle zone doloranti del corpo umano, dove possono sprigionare la loro azione curativa.

I processi di guarigione del corpo possono essere accelerati, il metabolismo viene stimolato, aumenta l’irrorazione sanguigna, il tessuto danneggiato è in grado di rigenerarsi e di guarire. Esperienze pluriennali confermano che con questa terapia si possono eliminare in modo mirato specifiche alterazioni patologiche di tendini, legamenti, capsule articolari, muscoli e ossa: le cause dei vostri dolori.

La terapia extracorporea a onde d’urto – se praticata da terapisti qualificati- è un metodo indicata per trattare il dolore muscolo-scheletrico senza rischi o effetti collaterali di rilievo.

Quadri patologici e sintomi che possono essere trattati con la terapia a onde d’urto:

● Gomito del tennista o del golfista
● Tendinite rotulea “ginocchio del saltatore”
● Dolori alla tibia/ periostite tibiale
● Dolori al tendine d’Achille
● Dolori al tallone
● Dolori cronici a livello della nuca e della spalla
● Punti trigger
● Dolori alla schiena
● Dolori fasciali

In cosa consiste un trattamento a onde d’urto?

Il terapista, dopo un’anamnesi accurata, localizza la zona dolorante mediante palpazione e spiega al paziente il quadro patologico. Sulla zona da trattare viene applicato un gel cutaneo in modo da introdurre le onde d’urto nel corpo senza perdita di energia. Con la testina del manipolo si circoscrive quindi la zona dolorante con contemporaneo rilascio delle onde d’urto.

Con che frequenza è necessario ripetere il trattamento e quanto dura?

Il trattamento dura da 10 a 30 minuti, in base al quadro patologico. In media sono necessarie da 3 a 6 sedute a intervallo settimanale.

Quanto è efficace il trattamento?

Molti pazienti affermano già dopo 1 o 2 sedute di non avere più dolori o di avvertire una notevole riduzione del dolore. La riconquistata libertà di movimento e/o l’assenza di dolore restituiscono ai pazienti una
qualità di vita decisamente migliore.

 

Per saperne di più sulla terapia extracorporea a onde d’urto visitate il sito www.eswt.info

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Lo Shoulder Pacemaker™

Il dispositivo indossabile che migliora il recupero e permette di rilevare i progressi a distanza

Lo Shoulder Pacemaker™

Siamo orgogliosi di presentare un device di ultima generazione a disposizione dei nostri pazienti.

Questo strumento è in grado di diminuire i tempi di recupero e migliorare la qualità del movimento delle spalle interessate da svariate patologie, tra le quali:

  • Degenerazione della cuffia dei rotatori
  • Post chirurgiche
  • Post-traumatiche
  • Instabilità di spalla
  • Lussazioni
  • Discinesia scapolo toracica
  • Protesizzazioni di spalla

Come funziona lo Shoulder Pacemaker™

MAS (Motion Activated Stimulation) è una stimolazione intelligente che permette l’interazione in tempo reale tra il dispositivo e il paziente. La tecnologia  interpreta i movimenti e riconosce gli esercizi in esecuzione, impostando automaticamente lo stimolo da erogare. I sensori determinano la posizione e la velocità del braccio nello spazio e tramite due elettrodi adesivi è in grado di stimolare la muscolatura scapolare. In questo modo la corrente erogata sarà proporzionata in base al movimento svolto e darà lo stimolo adeguato per poter recuperare la corretta contrazione muscolare nel giusto momento! Il tutto viene gestito tramite un tablet dedicato con una applicazione apposita. Questo sistema è quindi in grado di restituire la corretta armonia muscolare, fondamentale in un’articolazione complessa quale è la spalla. I vantaggi di un corretto ritmo scapolo omerale consistono in un minor rischio di infortuni e usura dell’articolazione nel medio-lungo periodo.

I vantaggi dello Shoulder Pacemaker

Tramite questo sistema è possibile un migliore svolgimento degli esercizi grazie all’azione propriocettiva dello stimolo erogato. Anche la progressione dei vari gradi di difficoltà è intuitiva grazie ai programmi presenti nell’applicazione. Tali programmi vengono scelti dal terapista, il quale addestra il paziente in ambulatorio all’utilizzo del macchinario. A questo punto il paziente potrà affittare un dispositivo identico a quello a nostra disposizione e proseguire gli esercizi a domicilio. Un altro dei grandi vantaggi del dispositivo è quello relativo alla registrazione dei progressi del paziente e alla possibilità da parte del terapista di poter monitorare l’andamento a distanza. Tutto ciò si traduce in percorsi di cura più rapidi ed efficaci!

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Cos’è il Crioultrasuono?

Il crioultrasuono è un apparecchiatura per fisioterapia che permette di  erogare contemporaneamente 2 diverse energie fisiche, una di tipo meccanico (gli ultrasuoni) e l’altra di tipo termico (freddo), tramite un unico erogatore.

L’utilizzo del freddo associato alla terapia ultrasonica ne permette di sfruttare al massimo la potenzialità terapeutica, poiché gli ultrasuoni sviluppano calore all’aumentare della potenza, l’associazione col freddo permette di utilizzare potenze maggiori con migliori risultati terapeutici senza incorrere in un eccessivo riscaldamento dei tessuti.

La presenza di due frequenze di erogazione diverse (1mhz e 3mhz) permette di trattare svariate, problematiche sia superficiali che più profonde, ciò lo reputa adatto all’impiego anche sia problematiche dermatologiche (cicatrici) che articolari.

A cosa serve il Crioultrasuono?

Il crioultrasuono viene utilizzato nel trattamento di svariate situazioni patologiche, trovando maggiore impiego nelle fasi acute e sub-acute delle più comuni problematiche osteoarticolari. Grazie all’azione vasocostrittrice del freddo e a quella antiinfiammatoria/antalgica dell’ultrasuonoterapia permette di abbreviare notevolmente i tempi di recupero. 

Quali sono le controindicazioni al trattamento con crioultrasuono?

  • Osteoporosi ad alto turnover
  • Presenza di frammenti articolari 
  • Vene varicose
  • Gravidanza
  • Emorragie
  • Presenza di pacemaker
  • Arteriopatie obliteranti
  • Flebiti o tromboflebiti

 

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Di cosa parliamo quando utilizziamo il termine contrazione isometrica in Fisioterapia o Riabilitazione?

Per capire al meglio la contrazione isometrica, parleremo prima della contrazione muscolare in generale.

Cos’è quindi la contrazione muscolare?

La contrazione muscolare è il risultato di una sequenza di  processi interni alle cellule del tessuto muscolare, le quali portano a un accorciamento delle fibre muscolari e quindi del muscolo, in seguito a uno stimolo elettrico (da parte del sistema nervoso o esterno). E’ proprio grazie all’accorciamento che è possibile il movimento dei segmenti scheletrici.

Quali sono i tipi di contrazione muscolare?

Le contrazioni muscolari vengono suddivise in:

  • Isometrica, in cui il muscolo si attiva senza accorciarsi o allungarsi
  • Concentrica, in cui il muscolo si attiva accorciandosi
  • Eccentrica, in cui il muscolo si attiva mentre viene allungato

Quando e perché viene usata la contrazione isometrica in fisioterapia?

La contrazione isometrica viene usata in ambito fisioterapico quando si ricerca un attivazione della muscolatura senza mobilizzazione del distretto articolare ad essa collegata. Si richiede quindi una contrazione del muscolo interessato senza produrre un movimento del segmento scheletrico.

Questo tipo di contrazione risulta necessario nei pazienti in fase acuta i quali nonostante una limitazione di movimento dovuta a tutori o gessi o ad un indicazione del medico nella quale viene richiesto il mantenimento del tono muscolare senza muovere l’articolazione.

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La Kinesi attiva e passiva

Cosa vuol dire Kinesi?

Kinesi, in greco, vuol dire movimento. Nel campo della riabilitazione e della fisioterapia intende il Movimento usato come medicina per curare il corpo, arti ed articolazioni. Un metodo dalla sapienza antica che offre recupero e riabilitazione da postumi di traumi, malattie e dolori acuti e cronici.

Qual’è la differenza tra Kinesi attiva e passiva?

La Kinesi attiva e passiva sono due modalità di lavoro utilizzate nella riabilitazione per muovere un’articolazione o un intero segmento corporeo (arto superiore o arto inferiore). La kinesi Passiva è la mobilizzazione di un segmento corporeo messa in pratica dal terapista senza l’aiuto del paziente, mentre quella attiva è la mobilizzazione di un segmento corporeo messa in atto dal paziente senza aiuto esterno

La Kinesi passiva

La Kinesi passiva è l’insieme di tutte le manovre che il fisioterapista mette in atto per muovere una data articolazione o un arto senza la partecipazione del paziente all’esecuzione del movimento. Al paziente viene quindi richiesto di abbandonare completamente la muscolatura per permettere al Fisioterapista di muovere il o i segmenti corporei in questioni senza che questi incontri resistenze “attive” ai movimenti.

Quando i sceglie la Kinesi passiva?

Solitamente è una pratica che viene utilizzata nelle prime fasi riabilitative in soggetti che hanno avuto un trauma o subito un intervento chirurgico che abbiano avuto come esito l’immobilizzazione e quindi una riduzione della funzionalità articolare.

Fase intermedia

Quando il processo di guarigione e le condizioni dei tessuti diventano più stabili e un po’ più “resistenti” si passa dalla Kinesi passiva alla Kinesi attiva e passiva associate che viene tecnicamente chiamata Kinesi attivo-assistita, questa fase intermedia serve per far adattare i tessuti ad un graduale ritorno alla normalità e predisporli all’esecuzione della Kinesi attiva.

Quando si può passare a quella attiva?

Quando le condizioni cliniche del paziente diventano stabili, quindi quando il dolore è oramai sotto controllo e la mobilità delle articolazioni è quasi del tutto completa allora si può passare alla Kinesi attiva.

La Kinesi attiva è l’insieme di tutte le manovre che il fisioterapista propone al paziente e che esso deve svolgere in autonomia per continuare a migliorare la funzionalità articolare e migliorare il tono trofismo muscolare. Durante questa attività riabilitativa viene chiesto al paziente di iniziare a riprodurre i movimenti che venivano proposti con la Kinesi passiva all’inizio e con quella attivo-assistita poi per poter arrivare all’esecuzione di movimenti via via più complessi che all’inizio riguarderanno una articolazione e via via interesseranno sempre più segmenti.

Progressione

Quando anche i movimenti attivi raggiungono la qualità adeguata si può passare a movimenti globali e simili ai gesti che quello specifico soggetto compie nelle attività quotidiane, che siano lavorative e/o sportive.

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