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Hai un dolore al piede quando cammini?

Durante l’attività lavorativa, il cammino o la corsa molte persone manifestano dolore molto intenso e ben localizzato sotto il piede.

Questo problema è noto come FASCITE PLANTARE (o fasciopatia plantare) e si stima che colpisca l’8% della popolazione, provocando lunghi periodi di invalidità anche per mesi.

Dove si forma la fascite plantare?

Con il termine di fasciopatia plantare, meglio nota come fascite, viene indicata una condizione dolorosa che riguarda una fascia muscolare situata sotto il piede che si estende dal tallone (calcagno) fino alle dita del piede.

Questa fascia è tesa come una corda ed ha la funzione di stabilizzare il piede, evitando la caduta dell’arco plantare che andrebbe a provocare una situazione comunemente chiamata piede piatto.

Come si manifesta la fascite plantare?

Il dolore è ben localizzato e facilmente individualizzabile nella regione plantare del piede, quasi sempre presente al risveglio la mattina, durante i primi passi: tra i movimenti evocativi del dolore abbiamo il camminare sulle punte, scendere le scale e saltare.

Quali sono i test per fare diagnosi?

La diagnosi di fascite plantare si basa su una corretta raccolta anamnestica ed un esame clinico basato su una digitopressione deli’operatore, a ridosso del calcagno e lungo il corpo della fascia; nella regione del medio-piede.

La diagnostica per immagini (RX, ecografie, Risonanza magnetiche…) vengono spesso eseguite in autonomia dal paziente ed associano la presenza di uno sperone osseo: tale reperto (spina calcaneare) non è sempre il responsabile del dolore al piede poichè presente nel 30% di soggetti adulti che non manifestano nessuna sintomatologia clinica.

Come possiamo risolvere questo problema presso Fisiomed Sanremo?

  • Modificando i movimenti dolorosi, i carichi di stress eccessivi sul piede e con una corretta educazione sanitaria del paziente (ridurre salti, pliometria, punta di piedi, corsa in salita…)
  • Proteggendo il piede con calzature più ammortizzanti per l’arco plantare del piede
  • Iniziando esercizi di rinforzo della muscolatura intrinseca del piede e di allungamento della fascia del piede per desensibilizzarla al dolore, sotto la supervisione di un fisioterapista specializzato.
  • Terapia Manuale per ricondizionare la zona interessata
  • Crioultrasuonoterapia con finalità antalgica
  • Onde d’urto
  • Utile ma solo in questa fase l’utilizzo di un plantare per il sostegno della volta plantare

 

Per ulteriori informazioni contattaci allo 0184634450, compila il form PRENOTA UNA VISITA o scrivci su whatsApp

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Ortesi plantari

Ho fatto i plantari ai piedi ma ho ancora male!

È bene sapere che il plantare non è una soletta, la terapia tramite ortesi plantari è un dispositivo medico su misura. Se avete utilizzato un plantare (ortesi plantare) e questo non ha risolto il problema, non è detto che debba essere sostituita la terapia, spesso, si può riscontrare che è stata “mal eseguita/prescritta” o mal utilizzato. Quando l’ortesi plantare non è efficace, è opportuno analizzare: se è la terapia adeguata al problema; se si, come è stato costruito e in quale tipo di calzatura è stato utilizzato.

La scelta del plantare corretto

Per realizzare un ortesi plantare è necessario una visita podologica approfondita, attraverso l’analisi del passo. Ultimamente si rivolgono a noi pazienti che indossano plantari e lamentano dolori ai piedi. Sono sfiduciati perché, invece di notare un miglioramento dopo l’uso del plantare, notano un peggioramento della situazione, tanto da mettere in dubbio la correttezza della terapia consigliata dallo specialista. Il problema di fondo è una scarsa informazione su chi sia realmente in grado di confezionare un plantare su misura, abbinandolo ad una calzatura adeguata, che risponda in toto alle esigenze funzionali. Premessa indispensabile per garantire il successo terapeutico.

Un meticoloso protocollo

La sicurezza del conseguimento dei risultati dipende dall’adozione di standard di lavoro altamente professionali. Prima di procedere nella presa d’impronta deve essere eseguita una valutazione funzionale dell’arto inferiore, dall’anamnesi all’esame obiettivo. È infatti molto importante non solo come prendere l’ impronta, ma anche quale tecnica di costruzione e quale materiale utilizzare.

La calzatura ideale per il plantare

Spesso quando acquistiamo una calzatura, siamo portati a sceglierla cercando di soddisfare le esigenze estetiche trascurando quelle funzionali del piede. Molti sono i particolari che fanno la differenza nell’individuare la calzatura giusta per il nostro piede, partendo dalla componente della tomaia, tipo di allacciatura, altezza della punta, accollatura, contrafforti più o meno rigidi.

Non tutti sanno che la calzatura ideale per utilizzare il plantare è quella predisposta, per impedire lo scivolamento in avanti del piede e lasciare libere le dita da compressioni.

Apposite formule matematiche regolano poi la valutazione dell’altezza ideale del tacco per salvaguardare piede, ginocchia e colonna.

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